Channel: Giuseppe Masala Chili 🌶
Giunto rivettato RC-135W 62-4132
MQ-4C Triton 169660
E-3A Sentry AWACS LX-N90453
KC-135 rifornisce gli F-16 sull'Iraq 58-0069
Per due giorni consecutivi gli Stati Uniti stanno raccogliendo informazioni di intelligence su Libano e Siria, probabilmente in vista di una imminente campagna di bombardamenti israeliani in uno o entrambi i Paesi.
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Forwarded from GeopoliticalCenter
Trump ha proposto di riportare il capo del Pentagono al suo vecchio titolo di "Segretario alla Guerra": "Forse tra un paio di settimane lo chiameremo così, perché ci sentiamo guerrieri. Prima c'era un Segretario alla guerra. Poi siamo diventati politicamente corretti e abbiamo iniziato a chiamarlo Segretario della difesa."
@GeopoliticalCenterfb
@GeopoliticalCenterfb
Forwarded from Cronache Ribelli
Da giorni, di fronte alle crescenti proteste dei veneziani per il sequestro di un’intera città per il matrimonio Jeff Bezos, una pletora di politicanti e giornalisti prezzolati ci sta letteralmente spaccando i timpani con argomenti imbarazzanti.
Ha iniziato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, definendo il matrimonio “una straordinaria occasione per la città”. Ma una città non è un resort da affittare al miglior offerente. Poi è stata la volta di altri esponenti politici che hanno elogiato la “ricaduta economica” delle nozze. Nell’ideologia che propugnano il denaro giustifica tutto. Ma qualcuno pensa che la vita delle persone e la loro terra valgano più dei conti in banca. Luca Zaia, governatore del Veneto, è arrivato a dire che dovremmo lasciare in pace il povero Bezos, che finiremo per rovinargli il giorno più importante della sua vita. Una retorica stucchevole.
E poi si sono aggiunti i media parlano di “grande visibilità per la città”. Come se Venezia avesse bisogno di Bezos per essere conosciuta. In questo modo l’unica immagine che si dà al mondo è quella di una città vetrina dove i super-ricchi fanno i loro show mentre la popolazione residente viene cancellata.
E, infine, i soliti giornalisti, secondo cui “c'è sempre chi odia chi ce l’ha fatta”. No, qui si contesta il privilegio di poter sospendere la vita delle persone di una città intera per un capriccio matrimoniale.
A causa delle proteste il matrimonio sarà celebrato nell’Arsenale, per l’occasione più blindato dell’Area 51. Una militarizzazione vergognosa che dimostra come la politica sia semplicemente a libro paga di chi ha più soldi da mettere sul piatto.
Noi siamo solidali con tutte le persone che in questi giorni urleranno che Venezia non è una proprietà privata, ma patrimonio pubblico delle persone che ci vivono.
Chi governa dovrebbe difendere i beni comuni, non svenderli con il sorriso sulle labbra per quattro misere briciole.
Ha iniziato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, definendo il matrimonio “una straordinaria occasione per la città”. Ma una città non è un resort da affittare al miglior offerente. Poi è stata la volta di altri esponenti politici che hanno elogiato la “ricaduta economica” delle nozze. Nell’ideologia che propugnano il denaro giustifica tutto. Ma qualcuno pensa che la vita delle persone e la loro terra valgano più dei conti in banca. Luca Zaia, governatore del Veneto, è arrivato a dire che dovremmo lasciare in pace il povero Bezos, che finiremo per rovinargli il giorno più importante della sua vita. Una retorica stucchevole.
E poi si sono aggiunti i media parlano di “grande visibilità per la città”. Come se Venezia avesse bisogno di Bezos per essere conosciuta. In questo modo l’unica immagine che si dà al mondo è quella di una città vetrina dove i super-ricchi fanno i loro show mentre la popolazione residente viene cancellata.
E, infine, i soliti giornalisti, secondo cui “c'è sempre chi odia chi ce l’ha fatta”. No, qui si contesta il privilegio di poter sospendere la vita delle persone di una città intera per un capriccio matrimoniale.
A causa delle proteste il matrimonio sarà celebrato nell’Arsenale, per l’occasione più blindato dell’Area 51. Una militarizzazione vergognosa che dimostra come la politica sia semplicemente a libro paga di chi ha più soldi da mettere sul piatto.
Noi siamo solidali con tutte le persone che in questi giorni urleranno che Venezia non è una proprietà privata, ma patrimonio pubblico delle persone che ci vivono.
Chi governa dovrebbe difendere i beni comuni, non svenderli con il sorriso sulle labbra per quattro misere briciole.
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Fonte: KAN
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Il Pentagono ha testato con successo in Alaska un radar a lungo raggio in grado di rilevare minacce missilistiche provenienti da Russia o Cina. Il sistema potrebbe in futuro essere integrato nel sistema di difesa aerea Golden Dome.
Il radar della Lockheed Martin ha acquisito, tracciato e trasmesso con successo i dati sul bersaglio, ha affermato martedì il Pentagono.
Il Pentagono ritiene che il radar sia un sistema chiave per il futuro sistema di difesa aerea Golden Dome, un programma da 175 miliardi di dollari approvato da Trump per proteggere gli Stati Uniti dai missili balistici.
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Obiettivi colpiti:
Questo è l'elenco degli obiettivi annunciati ufficialmente dai media
Fonte: @FotrosResistancee
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Forwarded from L'Urlo di Michelangelo Severgnini
TAJANI DICHIARA GUERRA ALLA RUSSIA IN LIBIA
Hai capito che spirito! Che arroganza!
L'Italia non vuole la Russia in Libia!
È bastato organizzare un forum economico a Bengasi (con la mediazione della Turchia), in corso oggi e domani, per fare la voce grossa.
Sono i Libici a volere la Russia in Libia, Tajani!!!
E la loro presenza è sancita da regolari accordi firmati dal legittimo governo libico di Bengasi.
I Libici vogliono la Russia perché non hanno dimenticato chi per un decennio ha finanziato le milizie (Italia & co.).
E non hanno dimenticato chi tra il 2014 e il 2016 li ha aiutati a sconfiggere l'Isis (la Russia), mentre al contrario l'Italia lo sosteneva.
Alla fine, l'Italia sorvola sulla volontà popolare libica ancora una volta, come se fossero ancora i tempi dell'impero.
Avanti tutta, allora. E boia chi molla!!!
Hai capito che spirito! Che arroganza!
L'Italia non vuole la Russia in Libia!
È bastato organizzare un forum economico a Bengasi (con la mediazione della Turchia), in corso oggi e domani, per fare la voce grossa.
Sono i Libici a volere la Russia in Libia, Tajani!!!
E la loro presenza è sancita da regolari accordi firmati dal legittimo governo libico di Bengasi.
I Libici vogliono la Russia perché non hanno dimenticato chi per un decennio ha finanziato le milizie (Italia & co.).
E non hanno dimenticato chi tra il 2014 e il 2016 li ha aiutati a sconfiggere l'Isis (la Russia), mentre al contrario l'Italia lo sosteneva.
Alla fine, l'Italia sorvola sulla volontà popolare libica ancora una volta, come se fossero ancora i tempi dell'impero.
Avanti tutta, allora. E boia chi molla!!!
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Forwarded from Giubbe Rosse
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CACCIARI SBOTTA SUL RIARMO: "CONTRO QUALE NEMICO? MA CHI MINACCIA L'EUROPA?"
Il prof. Massimo Cacciari sbotta sul riarmo europeo attaccando paesi come la Germania e il direttore del giornale Die Zeit, Di Lorenzo.
Fonte: La7
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Il prof. Massimo Cacciari sbotta sul riarmo europeo attaccando paesi come la Germania e il direttore del giornale Die Zeit, Di Lorenzo.
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Forwarded from Giubbe Rosse
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